venerdì 27 aprile 2012

SINOSSI DEL LIBRO: "IL CORAGGIO CHE MAI HO AVUTO"

“IL CORAGGIO CHE MAI HO AVUTO” DÌ SCARABELLI ANTONIETTA E SCARABELLI SILVIA.

SINOSSI.


Piera è una giovane donna, bella e intraprendente, ma soprattutto è una giovanissima mamma. David, nato dieci anni prima, è la ragione della sua vita, e poco importa se è dovuto crescere senza un padre, perché Piera è sicura di aver dato e di poter continuare a dare al figlio tutto l’amore e le attenzioni necessarie. Inoltre Piera ha da tempo un compagno, un uomo comprensivo e molto innamorato, Andrea, con il quale sta per sposarsi e che ha accettato di buon grado il ruolo di genitore per David, andando così a tamponare la mancanza della figura del padre naturale.
Un giorno però, come un fulmine a ciel sereno, Piera riceve un invito, anzi la richiesta di un incontro del tutto inaspettato: Brian, il ragazzo che proprio dieci anni prima frequentava, il suo primo e più grande amore, scomparso poi nel nulla poco prima che la ragazza scoprisse di essere incinta, le fa sapere che vorrebbe parlarle urgentemente, nella sua casa di Londra.
L’uomo, infatti, di madre inglese e padre italiano, trascorreva solo le vacanze a Rimini, dove i genitori di Piera gestivano una pensione, per poi tornare alla sua vita londinese durante l’anno. Peccato che dopo quell’ultima estate di tanto tempo prima, in cui lei gli aveva confessato di averlo stupidamente tradito per l’avventura di una notte, i rapporti tra loro si fossero completamente interrotti. Anzi, lui aveva troncato ogni comunicazione con lei, e la giovane alla fine aveva deciso di tenere il bambino che portava in grembo, a dispetto delle difficoltà che ne sarebbero potute derivare per il suo futuro e senza voler sapere chi fosse realmente il padre.
Perché, quindi, Brian era ricomparso proprio all’improvviso? Che cosa voleva da lei? Forse aveva scoperto l’esistenza di David e in concomitanza con le imminenti nozze voleva rivendicare la paternità sul figlio che immaginava essere suo. Piera che, un po’ egoisticamente ma soprattutto spinta dall’istinto materno di protezione, aveva sempre considerato quel bambino come esclusivamente suo, di fronte a questo dubbio e alla concitata richiesta di Brian, non ci pensa due volte, e parte per Londra.
L’incontro con quell’uomo che le ha spezzato il cuore e che potrebbe essere il papà di David, segna l’inizio di una serie di colpi di scena e di vicissitudini che coinvolgeranno non solo loro due, ma anche tutte le persone che in quegli anni sono state accanto ad entrambi, sconvolgendone l’esistenza e segnandone le decisioni future.
A partire dalla mamma di Brian, una donna dell’alta società, con un atteggiamento tipicamente british e un attaccamento iper-protettivo – e in parte anche comprensibile - verso il figlio. Tra lei e Piera, infatti, nasceranno subito dei contrasti nemmeno troppo velati, dettati dalla situazione poco chiara che si viene a creare e che entrambe decidono, con testardaggine, di gestire a modo proprio, seguendo strade che, ovviamente, non coincidono.
Poi c’è Miky, il migliore amico di Piera, il quale, dopo aver ammesso di non essere completamente estraneo ai fatti e a quella che è stata la vita – piuttosto complicata – di Brian negli ultimi anni, cercherà di stare accanto alla donna senza influenzarla, ma spronandola alla riflessione e ad un agire obbiettivo, che vada oltre la seppur condividibile paura, mista a rabbia, di causare un trauma al piccolo David.
E, ancora, Andrea, il futuro marito, pronto ad appoggiare la sua compagna in qualunque decisione, forse per la completa fiducia su cui hanno costruito il loro lungo rapporto, ma anche per la determinazione con cui Piera prende le sue decisioni, una determinazione che, almeno inizialmente, non concede sconti a nessuno.
 

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